© 1981 - Mondadori |
Un'eredità, e molto più che un'eredità; a venir messa in discussione, per la giovane Delphie Carteret, è la sua stessa identità, la sua appartenenza alla famiglia materna, il senso dell'onore. E infine, la sua stessa vita. Poiché il giorno in cui Delphie, seguendo i consigli di un anziano e benevolo (forse troppo benevolo) conoscente, accogliendo l'aiuto di un'amica irresistibilmente catastrofica e irresistibilmente generosa, e obbedendo alle esigenze di una situazione economica sempre più ardua, accetta di chiedere aiuto ai parenti della madre, la giovane donna non soltanto viene indotta - o piuttosto costretta - a un inconsueto matrimonio, ma si invischia in una vicenda singolarmente drammatica e singolarmente romantica, nella quale antichi e mai sopiti rancori familiari, eredità contese da falsi parenti e autentici simulatori (seppure non siano autentici parenti e falsi simulatori), troppo noti drammi del passato e troppo ignoti drammi del presente, si intrecciano in un groviglio che appare inestricabile sino a quando una tragica vicenda già accaduta un tempo sembra misteriosamente sul punto di ripetersi. Ma la realtà di un tempo viene capovolta, e ecco sciogliersi ogni intrigo, ogni personaggio venir restituito al suo giusto ruolo, mentre le coppie, che parevano anch'esse travolte in quel groviglio di drammi e di incertezze, vengono ricomposte - occorre dirlo? - nel più felice dei modi. |
